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giovedì 5 agosto 2010

Mary One & Mary Two: Mother Theresa Orphanage

Lacrime di gioia, una marea di bambini che cantano "We are very happy to see you here", sorrisi, pacche amichevoli sulla spalla, urla. Ci sembrava di non essere mai andati via...tutto uguale, tutto statico, tutto come l'avevamo lasciato... un sogno che ridiventa realtà!!!

Siamo per la seconda volta a Madre Teresa, centro di accoglienza per orfani e malati terminali.

Nonostante la nostra prima esperienza sia stata emotivamente forte tanto da segnare le nostre vite, è stata quella che ci ha arrichite di una consapevolezza e di una maturità tale da permetterci ora di stabilire relazioni più profonde e di vivere a pieno i loro ritmi e la loro quotidianeità.

Il nostro impegno avviene nella più assoluta semplicità.

Al mattino i primi a regalarci sorrisi e pianti sono i più piccoli che accudiamo affiancandoci alle "mami".




Verso le 10:30 bambini di età compresa tra 3 e 6 anni ci aspettano entusiasti insieme alla loro maestra, per varie attività educative che si integrano al programma didattico previsto.















Dopo pranzo, nell'attesa che i bimbi si risveglino dal riposino pomeridiano, la nostra attività prosegue nel reparto femminile dei malati terminali, tra canti, balli e lezioni di lingua locale (Nyanja) che ci trascinano in una cultura da vivere ogni giorno sempre più intensamente. Tal volta ci capita anche di aiutarli in lavori manuali.





Noi,
che cerchiamo di rallegrare le loro giornate,
e spesso ci rendiamo ridicole pur di farli sorridere.
Noi,
che ci improvvisiamo mamme e
abbiamo anche la fortuna di ascoltare le loro prime parole,
vedere i loro primi passi.


Noi,
che stiamo loro accanto quando si addormentano
e sempre lì presenti anche al loro risveglio.

Noi, che alla loro quotidiana domanda "Tornerete domani?"
a breve, a malincuore, risponderemo di no.



A loro, ai quali basta poco per essere felici.


Loro... la nostra Africa!!!


Mary One & Mary Two