Il gruppo "Un mondo di bene" con suor Maria a Lusaka
Una casa per 60 bambine a Mazabuka
A Mazabuka, come in tutto lo Zambia, la popolazione sta soffrendo il dramma dell’epidemia di AIDS. L’aspettativa di vita è intorno ai 37 anni ed il numero di persone contagiate sta crescendo enormemente. Le stime ufficiali parlano del 16% della popolazione, ma si ritiene che il fenomeno sia molto più diffuso. Fame e carestia, legate ai periodi di siccità, completano il quadro di miseria e di sofferenza. Le vittime più esposte a questi mali sono i bambini che restano orfani anche in tenerissima età: si parla di una cifra intorno al milione e mezzo di bambini rimasti soli.
Tradizionalmente gli orfani in Zambia venivano assorbiti dalla famiglia allargata, ma attualmente i nonni si trovano con un numero troppo alto di nipoti da gestire. Si va diffondendo il fenomeno di bambini di strada, soprattutto tra gli adolescenti che decidono di allontanarsi dai nonni. In questa situazione ancora più drammatica è la condizione delle bambine, da sempre più deboli nella cultura di questo popolo. Le bambine non sono per strada, ma sono le vittime di violenze e spesso di matrimoni precoci con uomini più vecchi. La prostituzione è un fenomeno sempre più diffuso anche tra le minorenni. La legge tende a tutelare i minori, ma il governo non riesce a realizzare i servizi di accoglienza e protezione, lasciando i minori esposti alla violenza fisica e spesso sessuale.
Da qui è nato il progetto di realizzare, sulla scorta dell’analogo progetto di Lusaka “City of Hope”, una casa per le bambine a Mazabuka che consiste nella realizzazione di cinque case per ospitare ognuna 12 bambine ed una mamma.
Il progetto è in fase di realizzazione, ma ha bisogno di un forte sostegno per vedere la conclusione della costruzione e l’avvio dell’accoglienza.
Dal Progetto “Casa della gioia” di Suor Maria Mazzone, salesiana in Zambia.
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